Dopo essere stata acquisita da Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari, ha presto fatto uscire la sua ultima novità: Salary.

“Dimmi quanto ti pagano, e ti dirò se sei pagato abbastanza

Come?

Basta incrociare i dati di esperienze, competenze e formazione con quelli sul guadagno di centinaia di migliaia di utenti.

Un’altra meraviglia dei Big Data.

Perché?

Il risultato è rafforzare nuovamente il suo brand nel mondo del business, ora anche per Microsoft.

In più, prima con Jobs e ora con Salary, sono riusciti a catturare quella fetta di mercato meno imprenditoriale e freelance alla ricerca del posto di lavoro o della mera remunerazione monetaria.

Ma il fatto importante è che Salary è il trampolino perfetto per Learning: la sezione di corsi di LinkedIn.

Tra i dati incrociati infatti conta molto la formazione, fondamentale per valorizzare la propria posizione nel mercato del lavoro.

È quindi intuibile che i corsi di Learning verranno meglio valorizzati, trasformandosi forse nel miglior strumento non solo per apprendere, ma anche per dimostrare le proprie competenze sul business social per eccellenza.

In futuro

L’obiettivo è sicuramente aumentare le iscrizioni premium e migliorare l’advertising, al momento ancora piuttosto scarso e non abbastanza rilevante nel totale fatturato.

Per il secondo punto tutto è in mano ad algoritmi e al design della pagina – appena aggiornato anche in Italia.

Contribuirà un’utenza di freelance in crescita con cui bisognerà poi migliorare l’engagement per mantenerla attiva sul portale e valorizzarne l’utilizzo.

Per aumentare le iscrizioni a pagamento si potrebbero valorizzare graficamente i profili premium.

Ad esempio con un anello giallo attorno alla foto profilo – ora circolare – e con una campagna che trasmetta un semplice messaggio:

“Chi fa sul serio ha LinkedIn premium

L’unica certezza è che LinkedIn deve continuare a investire su Learning, la strategia migliore per uno sviluppo a lungo termine.

Se infatti è già il luogo di incontro ideale per chiunque si occupi di business, presto potrebbe diventare la più grande piattaforma di e-learning: un settore in continua ascesa.

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