Immagina di tornare indietro nel 1992 conoscendo il futuro di idee come Google, Facebook, Amazon, Netflix, Ebay, Buzzfeed, Uber e altre. Tutte aziende che sarebbero presto valse svariati miliardi di dollari grazie all’appena nato mercato di internet.

Ci troviamo in un momento davvero molto simile perchè sta nascendo, o meglio è già nata, una nuova realtà: enernet, la rete energetica che trasformerà le nostre vite.

Al momento negli Stati Uniti i maggiori network energetici operano in modo centralizzato nelle loro rispettive città.

Ma ci sono Start-up che servono il mercato in modo innovativo e distribuito, creando competizione.

Stessa cosa accadde 25 anni fa quando quella piccola scintilla di internet nacque quasi per caso in un laboratorio del CERN.

I player tecnologici che stanno cavalcando la neonata onda dell’enernet sono SolarCity, Sunrun e altri, che aiuteranno il mondo a spostarsi dall’energia fossile a quella rinnovabile.

E lo faranno grazie ad una tecnologia più avanzata, un servizio di maggior qualità e dei software più evoluti dei grandi concorrenti.

“Enernet: una rete energetica dinamica, distribuita, ridondante e con più partecipanti costruita attorno alla generazione, stoccaggio e servizio di energia pulita come punto base delle città smart del futuro.

Jigar Shah, fondatore di SunEdison, seminò la revoluzione enernet più di un decennio fa.

Grazie ad un pensiero smart e strategico ideò un modello finanziario rivoluzionario che rese il solare abbordabile e scalabile.

Pensiamo ad Elon Musk che ha presentato le tegole solari al mondo solo pochi mesi fa.

Un solare economico e attraente.

In più sta integrando la novità in un sistema casalingo con cui immagazzinare l’energia e ricaricare le auto elettriche.

Tesla è sul trampolino per diventare un gigante dell’enernet così come Apple lo è stata per l’internet.

Ma va molto oltre Tesla.

C’è una lunga lista di innovatori del settore che stanno sviluppando nanoreti, microreti, risorse energetiche distribuite, nuovi materiali da costruzione intelligenti e luci smart.

Tutte innovazioni che diminuiscono i costi e migliorano il servizio.

La stessa Internet of Things è alla base delle smart city e sarà alimentata dall’enernetcosì come le macchine elettriche a guida autonoma.

Queste tecnologie porteranno cambiamenti drastici che ci costringeranno a ripensare alle nostre città, ai servizi comunali e a settori come quelli di trasporti, assicurazioni, immobili e servizi finanziari.

“L’enernet trasformerà le nostre città rendendole più intelligenti, sane e sicure per diversi ordini di grandezza.

E se qualcuno pensa che possa volerci molto tempo e denaro, la risposta sta nel passato.

Internet non ha avuto costi ma ha generato investimenti e guadagni, e si è espansa a macchia d’olio nell’intera società moderna ad una velocità incredibile.

Tutto grazie a coloro che hanno compreso l’enorme opportunità che rappresentava.

Allo stesso modo lo spostamento verso l’energia rinnovabile sarà rapido e dettato dall’economia di scala dello storage, dalla crescita delle smart cities e dalla caduta dei prezzi.

Le case produttrici di combustibili fossili si trovano ovviamente di fronte a delle sfide, così come le testate giornalistiche si sono dovute abituare a nuovi modi di creare contenuti, più economici, diffusi e flessibili.

Sarà compito dei team di management diminuire i rischi per il futuro facendo acquisizioni e investimenti mirati

Un passo alla volta si distingueranno i manager in grado di prevedere questo cambio dinamico in cifre non ancora del tutto ovvie ai più.

Detto questo l’innovazione raramente arriva dai leader di mercato. Lo spiegano bene libri come The investor’s dilemma (Il dilemma dell’investitore):

“A meno che non ci siano veri visionari al loro comando, l’innovazione non nasce dalle corporation; può solo essere acquisita.

Non possiamo far altro che augurarci che sempre più giovani imprenditori spostino l’attenzione dalle app all’enernet, la prossima rivoluzione.

Come ho detto abbiamo già visto questo film, quindi togliamoci quell’espressione sorpresa e piuttosto iniziamo ad agire.

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