Quando si parla di miglioramento personale si presuppone grande entusiasmo.
Si sentono titoli prorompenti che ti fanno sentire in totale potere sul tuo futuro:
- Sveglia il gigante che hai dentro
- Prendi il potere sulla tua vita
- Rendi la tua vita meravigliosa giorno per giorno.
Quando invece sentiamo il termine “trasformazione aziendale” i manager si preoccupano.
“Se c’è qualcosa da cambiare significa che qualcosa non va
Questo è quello che pensa la maggior parte degli imprenditori, non la massa.
Perché c’è sempre qualcosa che non va.
Infatti c’è solo un modo per essere perfetti: tendere costantemente alla perfezione.
In tutti gli altri casi stiamo mentendo a noi stessi e agli altri.
A questo punto ci sono due tipi di aziende:
- Quelle che cambiano in silenzio e poi annunciano le novità
- Quelle che annunciano il cambiamento ancor prima di iniziare
L’atteggiamento migliore in molti casi è il secondo, perché consolida una community di utenti molto più fedeli da poter soddisfare oltre le aspettative.
Inoltre condivide gli aggiornamenti passo per passo aiutandoli a digerire le novità, rendendoli parte attiva del feedback e più miti sulle critiche.
Ma il cambiamento per un’azienda è duro, e le persone che ne fanno parte faticano a cambiare.
Quindi ci sono due domande principali da porsi:
- Perché cambiare è duro?
- Come possiamo renderlo facile?
Prima di tutto le aziende aspettano sempre troppo a cambiare. Aspettando che sia un negativo presente a motivarci tutti dovranno cambiare rapidamente, in una modalità di crisi, con urgenza e concentrati sul breve periodo. Pessimo modo di cambiare e soprattutto impossibile da digerire.
Per agevolare il cambiamento – che deve sempre nascere con uno sguardo al futuro – Jim Hemerling suggerisce 5 imperativi, che come al solito mettono le persone al centro.
1. Dimentica i soliti apatici valori economici e traducili in valori emozionali.
Solo questi possono ispirare le persone del proprio staff a far fare il salto di qualità all’intera azienda.
2. Vai all-in
Per vincere una competizione non basta allenarsi una volta a settimana, e non basta neanche una volta al giorno. Bisogna allenarsi ogni momento libero e su fronti diversi.
Tagliare i costi è giusto, ma non basta. Assumere persone migliori è giusto, ma non basta. Investire in progetti innovativi è giusto, ma non basta… Bisogna andare all-in.
3. Investi sul personale
Si può fare in tre modi diversi:
- La formazione
- Gli strumenti
- Il team building
In questo modo i dipendenti non avranno paura del cambiamento, anzi ne trarranno energia e gioia.
4. Instaura una cultura di costante apprendimento
Questa è la miglior strategia per una crescita costante sul medio e lungo periodo, e il miglior modo per farlo è sfruttando il quinto ed ultimo punto:
5. Avvicinati al tuo staff.
Quando un dirigente chiede ad un dipendente: “Cosa vedi tu che io mi sono perso?” crea un ambiente aperto al dibattito, dove tutti sono parte attiva nel miglioramento.
E ha particolarmente successo quando nei fatti implementa dei consigli che arrivano dai suoi colleghi-dipendenti.
Dimostra così a tutti che non è importante essere il più pagato o il più intelligente, conta essere quello con il maggior tasso di crescita e apertura.
Quindi in quest’era di costante cambiamento vinceranno le aziende in continua trasformazione, e non dev’essere difficile o faticoso.
Il miglior modo per farlo è cambiare l’approccio al cambiamento: mettendo le persone al centro.