Sharon Calahan, direttrice della fotografia, e John Halstead, Supervisore alla Direzione Artistica, mi hanno dato molte conferme e spunti sulla creatività, che Pixar conosce molto bene.
1. Dipingere aiuta a memorizzare
Vale tanto per i dipinti quanto per le mappe mentali: più sono i dettagli e i colori, più i ricordi associati saranno forti nella nostra mente.
Sharon riportava sempre alla memoria degli intensi e vividi squarci di emozioni per ogni fotografia o sceneggiatura abbozzata che mostrava, e solo immagino quanto fossero forti quei ricordi nella sua mente.
2. Nutri i tuoi dipendenti
Sentivo commenti del tipo “bello lavorare così”, ma è ormai garantito che un’impresa moderna come Pixar ci tiene a nutrire la mente dei suoi dipendenti. Infatti tutte quelle bozze nascevano da un viaggio fatto insieme al suo team nelle desolate valli dell’Ohio.
Da esperienze come queste si sviluppa incredibilmente la capacità cognitiva, soprattutto per un gruppo di artisti abituati alla città che è in costante ricerca di riprese e fotografie.
L’esperienza intensa li aiuta a passare dal salvare le proprie emozioni in rappresentazioni della realtà, al racchiudere emozioni nuove in ambienti di fantasia.
3. Il lavoro di squadra conta
John Halstead ha parlato spesso delle difficoltà nello sviluppo di Alla Ricerca di Dory per quanto riguarda
- l’evoluzione del movimento dell’acqua e dei suoi effetti ottici di rifrazione e riflessione
- lo sviluppo del personaggio più complesso della mai simulato: il polipo Hank
La prima sfida era quella di animare alla perfezione pochi litri d’acqua, molto più complesso rispetto a quella precedente con interi fiumi in piena.
La seconda invece riguardava il movimento – e ancor più la reazione delle ventose – di un animale molle, privo di scheletro.
Un vero incubo per l’animazione.
Il compito di John era quello di mantenere alto lo standard, e poteva farlo solo unendo tutti gli sforzi della produzione per superare anno dopo anno i limiti della computer-grafica.
“Se puoi pensarlo puoi farlo” direbbe Steve Jobs. Per Pixar è più “se puoi vederlo puoi riprodurlo”, ma lo spirito è ovviamente lo stesso.
E questo è possibile solo unendo le menti verso un obiettivo comune.
È ovvio non è vero? Ma quasi nessuno lo fa davvero, e Pixar è una delle poche.
In conclusione
La cosa che più mi colpisce di Pixar è che ci ricorda che la realtà che viviamo tutti i giorni può sempre insegnarci qualcosa finchè siamo in grado di osservarla con i giusti occhi, che per me, in questo caso, sono quelli della poesia.
“Curiosità e meraviglia sono le lenti che rendono il mondo colorato agli occhi di un essere umano, e i colori sono gli alimenti che lo portano a crescere.
Perdere i colori nella vita significa dar fuoco alle radici del futuro lasciandolo in mano ad una folata di vento.